Scrivere sulla tastiera del computer con dieci dita

Luca Puglisi

Come fare per

“Sa, io usavo la tastiera con tutte e dieci le dita, ora però fatico perfino a vedere le lettere.” Questa è una delle tante frasi che ci vengono dette durante le nostre sedute riabilitative in ambulatorio dagli utenti adulti.

L’uso della tastiera è fondamentale per chi ha un problema visivo, perché consente di limitare l’uso del mouse o di farne addirittura a meno. Per una persona non vedente ovviamente utilizzare il mouse sarebbe impossibile, ma anche chi ha un residuo visivo spesso si trova in difficoltà a inseguire la freccia del mouse sullo schermo: in questi casi ecco che saper individuare agevolmente la posizione dei tasti sulla tastiera grazie alla tecnica delle dieci dita e sfruttare i comandi rapidi può davvero semplificare la vita!

Le cosiddette scorciatoie da tastiera – che spesso troviamo su guide online, oppure direttamente indicati accanto ai pulsanti delle barre degli strumenti e nei menù – consentono di accedere in maniera facilitata a comandi o azioni dell’ambiente in cui si sta lavorando.

Durante la valutazione informatica – che viene fatta all’inizio del percorso riabilitativo – si definisce il livello di autonomia nell’uso della tastiera. È evidente che se siamo in presenza  di una persona non vedente tale ausilio è di fondamentale importanza, essendo lo strumento che permette in tutto e per tutto l’uso della postazione informatica e dei software applicativi.

Anche nel caso di un paziente ipovedente grave è consigliato l’uso della tastiera al posto del mouse, ma questa decisione viene presa nel percorso riabilitativo personalizzato a seconda della situazione, alternando le due modalità di utilizzo.

Gli strumenti di apprendimento

Quali sono dunque gli strumenti che possono mettere in condizione di riappropriarsi della tecnica delle dieci dita e sfruttare al meglio la tastiera del computer?

Sicuramente il primo passo per una persona ipovedente è quello di studiare la “mappa” delle lettere, con una copia ingrandita della tastiera su un foglio. Le dimensioni possono cambiare a seconda della necessità e il colore dello sfondo e delle lettere devono essere adeguate alle caratteristiche individuali.

In seconda battuta è molto importante la scelta del tipo di tastiera, soprattutto per quanto riguarda i PC portatili. Quella estesa ad esempio è sicuramente più indicata, perché dà la possibilità di utilizzare il tastierino numerico e nella maggior parte dei casi i tasti sono meno compatti e più riconoscibili al tatto.

Può essere comunque utile collocare in alcuni punti della tastiera dei feltrini come punti di riferimento: sul tasto F e sul tasto J come punti di partenza per la posizione delle mani, sul tasto INVIO, sul tasto dedicato alla sintesi vocale per chi la usa, personalizzando la tastiera a seconda delle necessità.

Per le persone ipovedenti esiste la possibilità di utilizzare tastiere ingrandite, che si possono trovare anche in differenti formati: tasti banchi con carattere nero, tasti neri con caratteri bianchi, tasti neri con caratteri gialli, tastiere con comandi rapidi di funzione.

Nei casi di ipovisione, quando non è possibile imparare la tecnica della dattilografia a dieci dita si può ricorrere a una tastiera ingrandita
Una tastiera ingrandita permette di vedere meglio le lettere e distinguere più facilmente i tasti

Le tastiere ingrandite sono sicuramente consigliate per gli utenti ipovedenti più anziani, che per problemi di memoria o manualità faticano a imparare la tecnica delle dieci dita. In questa maniera, tramite il residuo visivo e i tasti ingranditi si  può comunque arrivare a un uso normale della tastiera.

Attraverso il sito letturagevolata.it è possibile ordinare il “Tastierone”: un set di etichette adesive da applicare alla tastiera per aumentarne la leggibilità. Lettere, numeri e simboli sono stati ingranditi sfruttando tutto lo spazio disponibile, con la possibilità di ordinare il kit anche in colori differenti: carattere bianco su sfondo nero, carattere nero su sfondo bianco.

Software per imparare a usare la tastiera con dieci dita

Per una persona con disabilità visiva le sedute riabilitative con operatori specializzati sono sicuramente fondamentali; servono a dare la giusta impostazione iniziale per l’uso della tastiera, per lavorare sul movimento delle dita, il mantenimento dell’attenzione allo schermo o alla sintesi vocale.

È però importante – soprattutto per chi studia, cerca lavoro o vuole riqualificarsi professionalmente – avere piena padronanza e totale autonomia nell’uso della tastiera. Per questo l’esercizio quotidiano è fondamentale, anche al di fuori delle sedute di riabilitazione: si possono usare programmi di editing testi per scrivere sul foglio bianco, aiutati da sintesi vocale o programmi di ingrandimento, ma esistono anche software specifici che si possono utilizzare in piena autonomia.

Il più conosciuto nell’ambiente è sicuramente il programma “10 dita”: è molto indicato per le persone ipovedenti, perché è già strutturato seguendo le impostazioni di accessibilità. Sono tanti gli aspetti che lo rendono ottimale per chi ha una disabilità visiva: il contrasto delle lettere, le dimensioni, la chiarezza delle informazioni, i menù facilitati per muoversi all’interno del programma. C’è anche la possibilità di avere la sintesi vocale che detti la lettera da premere, bisogna però scaricare un componente aggiuntivo dello screen reader NVDA. Basta seguire le lezioni proposte dal programma, che indica anche le dita da utilizzare e permette di esercitarsi con i caratteri o con le frasi.

Bambino che utilizza il programma "10 dita" per imparare a scrivere sulla tastiera a dieci dita
Anche per i bambini è importante imparare subito la tecnica della dattilografia a dieci dita

Un altro programma piuttosto noto è TutoreDattilo: in questo caso siamo di fronte a un software che non offre la possibilità di configurazioni specifiche per ipovedenti e non indicato per i non vedenti, perché purtroppo lo screen reader non legge le lettere o le frasi che devono essere ricopiate. Per poterlo utilizzare al meglio quindi è necessario usare una lente di ingrandimento o un programma di ingrandimento ad hoc. TutoreDattilo è strutturato come un vero e proprio corso di dattilografia: contiene indicazioni per l’utilizzo delle dita giuste e la possibilità di esercitazioni sui carattere e sulle frasi; si può scegliere la lezione da seguire, partendo dalla classica posizione iniziale per arrivare poi all’utilizzo totale della tastiera.

Infine una risorsa in rete, il sito typingstudy.com: anche in questo caso difficilmente utilizzabile per chi usa uno screen reader, è invece utilizzabile come un normale sito Web da chi usa un programma di ingrandimento. Si possono fare esercitazioni sui caratteri puntando molto sulla ripetizione del gesto, così come decidere di partire da una lezione di base, da un test di velocità o dalla pratica sulle parole.

Qualunque sia lo strumento prescelto, è necessaria la costanza dell’esercitazione, che in una fase iniziale dovrebbe essere quotidiana. Anche la modalità con cui si eseguono le lezioni è molto importante: il mantenimento dell’impostazione delle dita sulla tastiera, l’ascolto della sintesi vocale e il corretto posizionamento dello sguardo, che deve essere rivolto verso lo schermo e non verso la tastiera.

Mai come in questo caso è importante ripetersi che sbagliando si impara, davvero!