Disabilità e musei accessibili: spunti per chi allestisce i percorsi e suggerimenti per i visitatori

Redazione

Scuola, lavoro, tempo libero

Una visita a un museo è una ricerca di bellezza, verità e significato nella nostra vita. Andiamo ai musei il più spesso possibile.
(Maira Kalman)

Per le persone con disabilità, però, visitare un museo o vivere un’esperienza culturale può comportare diverse difficoltà e spesso assomiglia a un percorso a ostacoli: non tutti i musei sono accessibili, alle barriere architettoniche si aggiunge un allestimento poco inclusivo per i disabili sensoriali, pochissime realtà sono attrezzate per offrire un supporto adeguato ai visitatori con disabilità intellettiva.

Spesso quando pensiamo a musei accessibili alle persone con disabilità il primo pensiero va alle barriere architettoniche, ma sono tanti gli aspetti da considerare.
Pensare luoghi accessibili non significa solo rimuovere le barriere architettoniche: bisogna immaginare soluzioni inclusive anche per persone con disabilità sensoriali o intellettive

Quando un museo è accessibile alle persone con disabilità?

Ma quali aspetti dovremmo andare a considerare per poter definire un museo accessibile alle persone con disabilità? Gli enti culturali possono intervenire su diversi aspetti, che possiamo per comodità suddividere in tre categorie:

  • interventi per l’accessibilità per le persone con disabilità motoria – si tratta del livello di accessibilità più immediatamente riconoscibile, perché ha a che fare con la struttura stessa del museo e spesso gli ostacoli sono visibili prima ancora di entrare. Parliamo quindi dell’installazione di rampe o montascale, della facilità di utilizzo e del supporto da parte del personale in accoglienza, ma anche della fruizione del percorso espositivo: gli spazi sono ampi e fruibili anche in carrozzina? Le informazioni sulle opere esposte sono collocate a un’altezza adeguata? I bagni e i servizi sono adatti?
  • percorsi e installazioni accessibili per le persone con disabilità sensoriale – fruire di un’esperienza culturale per le persone con disabilità visiva o uditiva può essere una sfida senza il supporto di materiali adeguati. Pannelli e spiegazioni testuali, video in LIS, targhe in Braille, QR code che rimandano a contenuti audio, riproduzioni tattili di opere da esplorare con le mani, ma anche un’illuminazione adeguata degli spazi e una segnaletica ben visibile per le persone ipovedenti e testi grandi e ben contrastati. Le soluzioni sono tante, da valutare in base al patrimonio artistico esposto e mettere in campo con una progettazione adeguata e un’attenzione specifica ai bisogni del pubblico.
  • proposte accessibili per le persone con disabilità intellettive e/o relazionali – forse si tratta del livello di accessibilità museale meno diffuso, ma necessario per poter garantire davvero a tutti il diritto alla cultura. Le proposte per rendere accessibile un museo a persone con una disabilità intellettiva passano spesso dalla creazione di guide facilitate per visitatori e accompagnatori, percorsi fruibili in autonomia, senza stress, magari con fasce orarie dedicate in momenti poco affollati o attività laboratoriali coinvolgenti; l’importante è voler costruire un contenuto dedicato e adeguato alle esigenze dei visitatori e affidarsi al supporto di esperti nella progettazione delle proposte.

In ogni caso, rendere i musei accessibili alle persone con disabilità va ad arricchire l’esperienza per tutto il pubblico, rendendo la visita più coinvolgente e interattiva: un museo dove poter toccare, giocare e sperimentare è un museo vivo e regala un’esperienza da ricordare e condividere.

Inserire elementi tattili, esperienze e laboratori non solo rende un museo accessibile alle persone con disabilità, ma arricchisce l'esperienza per tutti i visitatori.
Inserire percorsi tattili, esperienze e laboratori non solo rende un museo accessibile alle persone con disabilità, ma arricchisce l’esperienza per tutti i visitatori

Si tratta dell’idea che sta alla base del design universale: immaginare e costruire prodotti e ambienti che siano utilizzabili da tutte le persone, nel massimo grado possibile, senza necessità di adeguamenti o di soluzioni speciali. Costruire oggetti, spazi ed esperienze che siano fruibili da tutti perché pensati da subito per essere universali e per rispondere ai bisogni di chiunque, non necessariamente solo di persone con disabilità.

Strumenti per trovare musei accessibili alle persone con disabilità

Ma in pratica, a quali risorse può affidarsi una persona con disabilità per programmare una visita a un museo o un viaggio e trovare facilmente le informazioni di cui ha bisogno?

Ecco alcune tra le risorse più utili che vi consigliamo di consultare:

  • Google Maps – una prima scrematura, legata soprattutto alla presenza di barriere architettoniche, si può fare tramite Google Maps. Nelle info di ogni luogo – museo, attrazione turistica, ma anche hotel o ristorante – sono indicati alcuni elementi di accessibilità, ma attivando la funzione Luoghi accessibili comparirà direttamente sulla mappa l’icona di una carrozzina per i luoghi privi di barriere architettoniche;
  • Progetto A.D. Arte – il progetto finanziato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo raccoglie al momento circa 140 schede di luoghi della cultura in tutta Italia, corredate di un’ampia checklist di tutti i servizi a supporto del visitatore con disabilità;
  • Bad Traveller – il portale raccoglie le recensioni di visitatori con disabilità, sia di strutture ricettive e ristoranti che di attrazioni turistiche e culturali in tutta Italia;
  • Museo per tutti – il portale raccoglie una rete di musei in diverse città d’Italia che offrono percorsi e proposte dedicati a persone con disabilità intellettiva;
  • Musei da toccare – il progetto dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti raccoglie una mappatura delle realtà museali italiane che offrono percorsi dedicati a visitatori con disabilità visiva, divisi per Regione.

Non vi resta che iniziare a programmare la vostra prossima visita!