Una proposta di percorso sensoriale tra le piante e i fiori di Euroflora 2025
Dal 24 aprile al 4 maggio 2025 a Genova l’incredibile scenario del Waterfront di Levante ospiterà Euroflora: il percorso si sviluppa tra Piazzale Kennedy e Palasport, Tensostruttura, spazi in acqua e infine il padiglione Jean Nouvel.
Ci siamo chiesti se questa edizione di Euroflora fosse accessibile e come costruire un percorso sensoriale tra i vari stand espositivi; per farlo, abbiamo raccolto i suggerimenti emersi dalla visita di un gruppo di volontari della Fondazione Chiossone: seguiteci nel racconto del nostro itinerario – della durata di un paio d’ore – costruito per offrire una visita soddisfacente alle persone con disabilità visiva.

Partiamo da Piazzale Kennedy con il suo spazio ampio, un percorso sul ghiaino e il vento di mare che porta i suoi profumi. Lo percorriamo nella sua lunghezza a sinistra fino ad un gruppo di palme che rappresenta il giardino d’Egitto: una vasca centrale rettangolare con poche piante che simboleggia l’Eden in terra.
Tappa 1: Stand Regione Marche (21)
- Olfatto – subito sulla destra una esposizione di aromatiche potrà mettere alla prova la nostra conoscenza dei sapori delle piante che si usano in cucina, nella loro versione fresca e in foglia; troviamo rosmarino, lavanda maggiorana, elicriso, salvia, santolina e timo. Di lì a pochi passi, nel vialetto principale passando sotto l’arco di glicine in fiore (Wisteria) sentiamo un tuffo di dolcezza.
- Col tatto – lungo il vialetto sono disposti gigli bianchi e screziati di rosa, con due serie di petali rigidi e carnosi: di questi, tre hanno il bordo lineare e tre il bordo ondulato. Sono al contempo lisci come velluto e ruvidi con piccoli dentini sulla superficie (Lilium Starlight).
- Cultura – circondata da alte siepi si apre uno spazio riflessivo con la stampa di un panorama di colline della campagna marchigiana che riporta la citazione di Leopardi:
Sempre caro mi fu quest’ermo colle, E questa siepe, che da tanta parte Dell’ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati Spazi di là da quella, e sovrumani Silenzi, e profondissima quiete Io nel pensier mi fingo; ove per poco Il cor non si spaura
Ritornando dal lato del piazzale verso mare troviamo uno spazio dedicato alle antiche arti della coltivazione e topiaria – il dare forma ai cespugli – da Borgo Capitale del Tempo. Sui lati di una installazione che riproduce una casetta e una zona di orto tipico sono a portata di mano alberi da frutto (pruni) e di vite ordinatamente disposti a spalliera, per meglio catturare il sole.
Tappa 2: il Mirador
- Curiosità – Mirador è una struttura a tornanti in legno che si eleva per ammirare lo skyline del Waterfront. È un elemento che ANVE (Associazione Nazionale Vivaisti Esportatori) ha trasformato in un tributo all’eccellenza e alla varietà del florovivaismo italiano, grazie alla collaborazione di 22 aziende associate provenienti dalle principali regioni produttive italiane, vere ambasciatrici del Made in Italy.
- Sotto i tuoi piedi – piccole rampe e dislivelli stimolano il nostro senso dell’equilibrio e alimentano l’idea della esplorazione.
- Col tatto – lungo le rampe in legno possiamo apprezzare comodamente le forme delle piante da fiore in basso; cominciamo sul primo tratto trovando le forme morbie delle peonie e le foglie spinose dell’agrifoglio; iniziando a salire troviamo cespugli di azalee. Sul lato opposto sono affiancate le foglie lisce e allungate dell’agapanto con quelle grandi e ovali dell’aspidistria. Ci troviamo ora proprio sotto belle piante di limone e di ulivo, con foglie e frutti molto diversi tra loro. Sull’angolo opposto possiamo esplorare la forma di piccoli cipressi, tipiche piante da alto fusto che vengono utilizzate lungo strade e viali; sotto, alternate le filiformi foglie dell’erba delle pampas (Cortaderia Selloana) che d’estate produrrebbe bianche pannocchie a forma di piumini. Attenzione alle spine delle piante grasse dell’ultimo tornante in alto.
- Olfatto: una volta in alto apprezzeremo la brezza marina al di sopra del piazzale.
Prima di lasciare il piazzale, proprio dopo essere scesi dal Mirador ci troviamo allo stand dei Vivai Castagno, che espongono varietà di piante premiate in questa edizione, in particolare sotto un alberetto senza foglie e coperto di soli fiori di quattro petali bianchi e rosa (Cornus Florida) troviamo la più grande e ricca delle peonie, una infiorescenza di più di 20 cm.
Ci spostiamo dentro il Palasport passando per il suo ingresso principale ed esploriamo la nuova struttura circolare che è stata allestita con pareti di cilindri di cartone. Ci soffermiamo ad esplorare l’aiuola centrale.
Tappa 3: ASTER Comune di Genova
- Col tatto – forme di fiori insolite e inusuali che possiamo avvicinare ed esplorare con le mani, le calle caratterizzate da una singolare spata a forma di imbuto che avvolge lo spadice, il vero fiore, che ha la forma di una spiga; le ortensie che presentano dei veri e propri cuscini di infiorescenze mentre quelle della violaciocca bianca sono composte di tanti campanellini sulla forma di una pannocchia.
- Ti descrivo i colori – particolarissima la forma del fiore della passiflora (detto fiore della passione), grandi e vistosi, simile a una stella aperta sui toni del bianco e del blu, con una corona di filamenti colorati di viola, giallo e bordeaux che circondano stami e pistilli.
- Curiosità – una foto commemorativa dedicata a Papa Francesco è immersa tra questi fiori candidi.
Uscendo da questo padiglione troviamo spalliere di rose rampicanti e in basso cespugli di colorate margherite. Ci dirigiamo verso l’area della Marina, che si sviluppa in prossimità dei moli e degli attracchi delle imbarcazioni private, sotto una grande tensostruttura che ombreggia la zona portuale.

Entrando in questa zona, l’aiuola curata dalla Floricoltura Lari ricorda con numerosi cartelli tra i cespugli di rose tutte le canzoni di De Andrè che si riferiscono a questo splendido fiore. Sapresti dire quali e quante?
Ecco qualche suggerimento: La guerra di Piero, Via del Campo, Canzone dell’amor perduto, Se ti tagliassero a pezzetti…
Sotto ai tuoi piedi – attenzione al possibile inciampo di cunette che coprono il passaggio di cavi sul camminamento!
Tappa 4: Politecnico di Torino Architettura e Paesaggio
- Col tatto – nelle aiuole troviamo giovani e verdi esemplari di bambù in foglia, presentati da coltivatori professionisti che ce ne illustrano le qualità di robustezza e l’alto valore della produzione. Alcune fibre usate per la pacciamatura sono raccolte in vasi e confrontabili con altri derivati legnosi. Strutture in bambù costituiscono la tettoia sopra lo stand e le panche di questa area. Qui possiamo permetterci una sosta.
- Vieni a sentire – un angolo musicale ci ricorda che il bambù è usato nel mondo per la creazione di strumenti, da scuotere, battere o sfregare con una bacchetta.

Tappa 5: Città di Camogli
- Col tatto – grandi e carnosi papaveri arancioni sono sorretti da spessi steli coperti di una fitta peluria; dall’altro lato opere scultoree cercano di riproporre la stessa infiorescenza in ceramica, potremo confrontare le forme e la delicatezza dei materiali.
- Ti descrivo i colori – metà dell’installazione presenta fiori sui toni del blu, del bianco e del viola per rappresentare il mare, mentre l’altra metà si contraddistingue per i colori rosa arancio e marrone a simboleggiare la terra (margherite e calle rosse).
- Curiosità – in mezzo campeggia un ulivo, dal tronco antico, circondato da una panca realizzata con la sua stessa essenza.
Tappa 6: Sanremo
- Ti descrivo i colori – grandi contrasti per le varietà più colorate dei fiori di Sanremo: margherite, begonie, gerani… quanti ne sappiamo riconoscere? Begonia, geranio, nemesia, lobelia, petunia. Anche le foglie possono contribuire a riempire di colori una aiuola con tinte scure del viola intenso (Coleus).
Tappa 7: Parco dell’Aveto
- Col tatto – avete mai potuto toccare la pianta della patata? In questo spazio, inoltre, giovani noccioli e un sacco pieno dei loro meravigliosi frutti. Sono esposti due cartelli che spiegano che il nocciolo di Chiavari e la patata quarantina sono specie che sono state importanti per l’economia e la gastronomia della valle
- Curiosità – infine, con l’autorizzazione dell’espositore, mettiamo le mani dentro un alveare
Tappa 8: Parco Nazionale Cinque Terre
- Curiosità – vuoi provare a montare le pietre di un muretto a secco? Questa particolare tecnica è tipica dei terrazzamenti della nostra regione. Se sarete fortunati di trovare gli artigiani, vi spiegheranno come si costruiscono e avrete modo di provarne la struttura.
Nello stesso spazio è appoggiato un vero gozzo di legno.
Proseguiamo il nostro percorso sensoriale in Euroflora passando sui pontili galleggianti della zona portuale. I vasi esposti lungo il pontile contengono varietà pregiate di rose, sulla destra, mentre alla nostra sinistra zampillano allegramente getti di acqua che cadono in mare da cespugli a forma di delfino. Entriamo nel Padiglione Blu che longitudinalmente è attraversata da un ampio ponte il legno che sovrasta alcune delle installazioni.
Sotto ai tuoi piedi: attenzione alle giunzioni tra i pontili che hanno diverse altezze!
Tappa 9: Distretto dei Laghi
- Col tatto – alcune delle azalee qui disposte hanno forme insolite, come la Azalea Spider, che invece dei petali dispone dei sottili filamenti per ogni fiore. Diversamente questo spazio espone bellissime piante di camelia, carnose ma non sempre profumate.
- Curiosità – sapevate che le piante di camelia sono quelle da cui si ricavano le foglie di tè? Le più tenere vengono raccolte ed essiccate, e a seconda della lavorazione avremo il tè verde, bianco o nero.
In mezzo a queste esposizioni alcune azalee sono state gestite ad arte tanto da ricavarne degli alti alberelli e piegandone i fusti in modo regolare, dando loro la forma di un alto vaso.
Tappa 10: Città di Recco, il laghetto
- Col tatto – le felci amano l’umidità e dispongono sulle loro fronde le foglie vere e proprie, chiamate pinnule, arricciandosi alle estremità. Qui troviamo anche molte orchidee terricole, con lunghe foglie a nastro, e quelle arboree appese in alto sui tronchi con le radici all’aria (che non potremo toccare).
- Vieni a sentire – questo tranquillo specchio d’acqua è mosso da una delicata cascata, abitata al centro da varietà lacustri come il papiro e la ninfea.
Tappa 11: Nucleo Forestale Biodiversità
- Col tatto – riconosciamo gli alberi che caratterizzano i boschi del nostro territorio e di quello di pianura. La Forestale conserva la diversità dei loro semi e degli involucri che li proteggono, carrube e pigne ad esempio. Potremo apprezzare le differenze e le dimensioni.
- Sotto i tuoi piedi – riconosci i materiali di questi vialetti, la pacciamatura di corteccia risulta morbida e silenziosa, mentre il tappeto di foglie secche fa sì che ogni passo sia un fruscio.
- Cultura – cosa sono le piante alloctone? Alcune delle piante che vengono importate da altri paesi sovrastano la flora nativa. Anche questa è difesa dell’ambiente.
- Curiosità – questo stand invita a conoscere le forme della natura con il tatto, attraverso riproduzioni di animali e insetti in scala.

Tappa 12: Pesto di Prà
- Olfatto – questo stand dispone in tre livelli gli stadi delle piantine di basilico, dalla prima germogliazione a una media altezza con foglie formate e la terza alta. Basterà sfiorare delicatamente questo prodotto tipico per sentire forte e chiaro il suo aroma.
Con questo stand concludiamo la nostra proposta di percorso sensoriale ad Euroflora 2025: il piano superiore è popolato di recise e bonsai, che non potremmo tracciare o toccare. Inoltre è disponibile una zona di vendita dei vivaisti ed espositori.
ACCESSIBILITÀ E BIGLIETTI
Il biglietto di Euroflora è gratuito per le persone con disabilità accertata al 100% e per il loro accompagnatore. Per ottenere i biglietti gratuiti è necessario presentarsi direttamente alla biglietteria dell’evento, portando con sé la documentazione che attesti la disabilità.
Sul sito di Euroflora è presente una sezione dedicata all’accessibilità, ai servizi di trasporto e di prestito carrozzine, ai punti di assistenza e al servizio di navette.